Si chiama RUSH! (ti lascio il link a Spotify) ed è il il nuovo progetto che riassume i nomi di Damiano David (cantante), Victoria De Angelis (bassista), Thomas Raggi (chitarrista) ed Ethan Torchio (batterista), il nuovo disco dei Måneskin, che si candida fortemente a disco più atteso dell'anno, non solo a livello nazionale quanto a livello globale, visto il successo che i finalisti di X - Factor hanno percorso dopo la grande visibilità ottenuta nel Talent Show di Sky.
RUSH! è un album che abbiamo iniziato a conoscere con MAMMAMIA, primo singolo estratto dall'album pubblicato il 19 Ottobre del 2021, poi SUPERMODEL, brano che ci ha fatto ballare tutta l'estate pubblicato il 31 Maggio del 2022, poi è il turno di THE LONELIEST, ballad malinconica pubblicato il 12 Ottobre 2022. C'è tempo ancora per qualche spoiler col pezzo rock e in italiano dal titolo LA FINE (unico pezzo in italiano assieme a "Il dono della vita" e "Mark Chapman") pubblicato il 16 dicembre 2022. Chiude il singolo fresco fresco di uscita, GOSSIP feat. Tom Morello pubblicato lo scorso venerdì. RUSH! è formato da 17 tracce, 5 le conosciamo già, ma in realtà anche GASOLINE presente in RUSH! la conosciamo già, brano utilizzato per la campagna dei Måneskin a sostegno dell'urgenza in Ucraina. 🇺🇦
Ma sono esattamente le 01.00 di notte e RUSH! è finalmente OUT! Il nuovo album dei Måneskin parte con OWN MY MIND, pezzo super rock caratterizzato dalla ripetizione continua di OWN MY MIND (possiedo la mia mente) e dalla schitarrate di Thomas Raggi, perfetto brano apripista che da subito una chiave di lettura di quello che sarà l'album.
TIMEZONE, terza traccia di RUSH!, brano che mi ricorda qualche band statunitense giovanile che non ricordo il nome. Ah si, gli One Republic. BLA BLA BLA è sicuramente uno dei brani più particolari dell'album, brano con cui potete "mandare affanculo i vostri ex fidanzati e le loro relazioni tossiche" come riportato nelle loro storie del brano su Spotify.
BABY SAID, sicuramente una delle varie HIT di questo album, pezzo dal rock psichedelico che parla di quelle conoscenze tra uomo e donna che portano solo a una cosa, al sesso, nonostante magari gli si voglia dare un'altra piega (amicizia?).
FEEL, è il brano dove probabilmente i vincitori di San Remo 2020 hanno sperimentato di più, dove le parole non hanno troppo senso assieme al sound, come riportato dalle loro storie di Spotify.
DON'T WANNA SLEEP, è la parte freak (strana) dell'album, la traccia descrive quel bisogno che abbiamo tutti di fuggire dalla realtà, dall'esterno e dalle paure.
La decima traccia dell'album, KOOL KIDS, è il brano dove dopo aver ricevuto molte critiche dopo l'Eurovision, i Måneskin hanno ritenuto che essere o non essere fighi fosse in definitiva irrilevante, in più mettici che Damiano ha registrato questa traccia totalmente ubriaco ed è tutto più magico (sempre via storie Spotify).
IF NOT FOR YOU, pezzo più intimo dell'album, "è un pezzo malinconico che ci fa pensare alla nostra situazione in questo momento e delle nostre relazioni all'esterno." Il pezzo parla di una relazione positiva.
READ YOUR DIARY, è il pezzo di RUSH! che mette di fronte gli umani alle loro ossessioni più terrene, ossessioni che se inizialmente sono proficue per i nostri obiettivi, possono rivelarsi dannose e tossiche.
MARK CHAPMAN, è il secondo pezzo in italiano di RUSH!, parla della relazione tra noi e il nostro stalker, Damiano descrive come il nostro fan, che sembra quello che ci ami di più, in realtà potrebbe essere il nostro killer. Il titolo difatti riprende da Mark Chapman, colui che ha ucciso John Lennon.
IL DONO DELLA VITA, ultimo pezzo che recensiremo, è il terzo pezzo in italiano di RUSH!, è un pezzo molto malinconico che parte immediatamente, come se il gruppo romano stesse già suonando al nostro arrivo su questa traccia, la canzone è un'esaltazione della gioia e della consapevolezza di ciò che si ha, la conferma che la band romana in italiano ha una marcia in più (lo dicono pure i fan all'estero).
Voto 9, RUSH! è un insieme di generi che passano dal pop, al funk, al rock e al soul. La visione dei ragazzi rispetto Teatro d'Ira Vol.1 è nettamente cambiata e si sente, si sente la maturazione di chi in pratica manca suonare solo su Marte, dopo il tour che li ha visti protagonisti in grande parte degli USA, Argentina, Brasile, Giappone e così via.
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